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Vietato copiare la Vespa, sentenza riconosce carattere creativo e valore artistico

Ultimo aggiornamento 12 Giu 2021

6 Giu 2017 - Proprietà Intellettuale - Min Read 3 min
Vietato copiare la Vespa, sentenza riconosce carattere creativo e valore artistico

Vietato copiare la Vespa

La vespa non si copia! Una sentenza del tribunale di Torino ha stabilito che la forma particolare dello scooter non può essere impunemente riprodotta e commercializzata in Italia.

Che la Vespa sia unica e che nessuno sia autorizzato a riprodurne le fattezze in altri prodotti, lo ha stabilito una sentenza del Tribunale di Torino che ha riconosciuto il suo disegno opera di design da tutelare”.

Tale storica sentenza ha dichiarato la piena validità del marchio tridimensionale dello scooter Vespa e riconosciuto il carattere creativo e il valore artistico propri della sua forma che contraddistingue lo scooter fin dalla prima produzione risalente al 1946.

La sua forma, infatti, come hanno stabilito i giudici di Torino, è un’opera di design industriale tutelata dalla legge sul diritto d’autore e nessun “clone può essere commercializzato in Italia.
Non solo l’attuale modello ma tutte le sue declinazioni delle linee dal 1948 non potranno essere riprodotte.

Una querelle iniziata nel 2013

Il Gruppo Piaggio, ha accolto con favore tale pronuncia, che “conclude positivamente una vicenda cominciata al salone Eicma di Milano nel 2013”, che ha visto la Guardia di Finanza sequestrare 11 scooter esposti (di 7 espositori differenti) le cui forme costituivano un’imitazione di Vespa.
La Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro dopo aver rilevato che i prodotti violavano il diritto di esclusiva del Gruppo Piaggio costituito dal cosiddettomarchio tridimensionale registrato da Piaggio, che protegge la forma distintiva di Vespa.

La causa ed il relativo sequestro, sono scaturiti da un procedimento d’urgenza avviato dalla Piaggio nei confronti di una società cinese, la “Zhejiang Zhongneng Industry Group”, che produce un modello chiamato “Ves” che rammenta la Vespa persino nel nome.
Successivamente la stessa società cinese ha agito contro la Piaggio perché venisse accertato che il loro modello non era un “clone” della Vespa, ma il gruppo italiano, a sua volta, ha fatto valere il diritto di forma su un modello specifico, la Vespa LX del 2005, e poi anche su tutte le sue declinazioni delle linee prodotte dal 1948 fino ad oggi.

L’ultima parola l’hanno avuta i giudici

La causa civile si è tenuta davanti al collegio della sezione specializzata in materia di impresa. I Giudici sono giunti alla conclusione che la forma della Vespa è un’opera che rientra nelle tutele dell’art. 2 c. 10 della legge sul diritto d’autore, norma che protegge quelle “opere del disegno industriale che presentino di per sé carattere creativo e valore artistico”.

Ad avvalorare l’unicità e l’inconfondibile forma della Vespa i giudici hanno citato produzioni cinematografiche, pubblicità, premi, pubblicazioni ed esposizioni del calibro del MoMA di New York.

A distanza di 70 anni dalla sua nascita, nonostante la Vespa sia di per sé così riconoscibile ed “inconfondibile”, nessun Tribunale fino ad oggi, aveva mai stabilito che si trattasse di un’opera che va protetta dalle imitazioni.

Il Tribunale di Torino ha vietato, quindi, alla società cinese di commercializzare il modello “Ves” in Italia.

La Vespa ha vinto la sua battaglia, in Italia, ciò non toglie che la società cinese potrà liberamente commercializzare il clone della Vespa, in altri mercati.

Resta un’altra questione da chiarire: gli altri costruttori italiani di scooter, “figli naturali” della Vespa, che finora erano stati liberi di operare sul mercato potranno continuare regolarmente a vendere i loro prodotti?
Venendo a coincidere la forma e le caratteristiche della Vespa con quella di molti “motorini” in circolazione lo scenario che potrebbe aprirsi in Italia sarebbe quello di tutela di un’esclusiva che dal 1948 ad oggi vanta molte imitazioni.

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Calogero Boccadutri

Calogero Boccadutri is the Managing Partner of Boccadutri International Law Firm. He has trial experience in Forex, Personal Injury and Administrative litigation.



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