Sistemi di indennizzo degli investitori: cosa sono e come usufruirne
- Perché l’Unione Europea ha creato i Sistemi di indennizzo
- Direttiva sui sistemi di compensazione degli investimenti
- Il Broker certificato è un broker assicurato
- Come funziona il sistema di compensazione dei servizi finanziari?
- Sistema di indennizzo nel caso di perdite di terze parti
- Chi ha diritto al risarcimento da parte dei Sistemi di indennizzo
- Come usufruire dei Sistemi di indennizzo degli investitori
- I sistemi di indennizzo secondo i principali enti di controllo
- La procedura del Sistema di indennizzo CySec
- L’importanza dei Sistemi di indennizzo
I Sistemi di indennizzo sono rimborsi mirati agli investitori di società in crisi. L’Unione Europea prova così a proteggere i soldi degli investitori “classici” e degli utenti Forex.
“Il Sistema d’indennizzo copre gli investitori a norma dell’articolo 4 allorché si verifica per prima una delle seguenti eventualità:
- le autorità competenti hanno constatato che, a loro avviso, per motivi direttamente connessi con la sua situazione finanziaria, l’impresa d’investimento non sembra per il momento in grado di far fronte ai propri obblighi derivanti dai crediti degli investitori e non vi è a breve termine la prospettiva che possa farlo, ovvero
- un’autorità giudiziaria, per motivi direttamente connessi con la situazione finanziaria dell’impresa d’investimento, ha adottato una decisione avente l’effetto di sospendere la possibilità per gli investitori di far valere i loro crediti nei confronti dell’impresa di investimento”.
Perché l’Unione Europea ha creato i Sistemi di indennizzo
L’Unione Europea ha chiesto agli Stati membri (incluso il Regno Unito che in un recente passato ne faceva parte) di prevedere un sistema di rimborsi (Sistemi di indennizzo) nel caso in cui una società d’investimento non sia in grado di adempiere ai propri obblighi.
Se avete investito i vostri soldi appoggiandovi ad una società regolamentata (inclusi Istituti di Credito) che è fallita, che è stata coinvolta in una situazione poco chiara (laddove è magari intervenuta un’autorità giudiziaria), o che per qualsivoglia motivo non vi dà quanto vi spetta, avete il diritto di aver compensata almeno una parte di quanto vi appartiene, anche se si dovesse trattare di strumenti finanziari, che la società deteneva per conto vostro.
“Deve essere assicurata la copertura dei crediti derivanti dall’incapacità di un’impresa di investimento di:
- rimborsare i fondi dovuti o appartenenti agli investitori e detenuti per loro conto in relazione ad operazioni d’investimento, ovvero
- restituire agli investitori gli strumenti loro appartenenti, detenuti, amministrati o gestiti per loro conto in relazione ad operazioni d’investimento, secondo le condizioni legali e contrattuali applicabili”.
La Direttiva europea offre ad ogni paese un margine di manovra, per implementare l’importo del rimborso nel modo che si ritiene più adatto alla situazione.
Direttiva sui sistemi di compensazione degli investimenti
La Direttiva 97/9/CE, nota come Direttiva sui sistemi di compensazione degli investimenti (Directive on Investor-Compensation Schemes o ICSD), risale al lontano 1997, e negli anni ci sono stati dei tentativi per aggiornarla, mai andati a buon fine.
I sistemi di indennizzo entrano in gioco se una società di investimento non riesce, per vari motivi, a pagare i propri clienti. Si può fare appello alla Direttiva in caso di intervento di autorità giudiziaria, abusi amministrativi, incapacità gestionale.
Di fatto, i Sistemi di indennizzo, forniscono un risarcimento ai clienti degli intermediari di investimento e alle loro filiali nei paesi ospitanti, nei casi in cui l’intermediario dell’investimento non sia in grado di adempiere ai propri obblighi nei confronti dei clienti, per motivi legati al suo stato finanziario.
La Direttiva non copre in alcun modo le perdite legate al rischio di investimento, ma potrebbe essere estesa alle perdite derivanti da cattiva consulenza in materia di investimenti.
Attualmente, solo nel Regno Unito, un “cattivo consiglio” viene incluso tra i casi che meritano la copertura da parte dei Sistemi di indennizzo.
“I crediti derivanti da operazioni per le quali sia stata pronunciata una condanna penale per il reato di riciclaggio dei proventi di attività illecite, ai sensi dell’articolo 1 della direttiva 91 /308/CEE del Consiglio, del 10 giugno 1991, relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività illecite, sono esclusi da qualsiasi indennizzo da parte del sistema di indennizzo degli investitori”.
Il Broker certificato è un broker assicurato
Partendo dal presupposto che, tutte le società che forniscono servizi di investimento, devono far parte di tale regime, è chiaro come diventi importante assicurarsi della certificazione dei broker quando si decide di investire. Solo così può essere garantita la protezione dei fondi degli investitori.
I conti del broker, in questo caso, vengono depositati in una banca indipendente e separati dai conti della società. Così, anche se il broker fallisce, i suoi clienti hanno la certezza di poter rientrare in possesso del proprio denaro.
Come funziona il sistema di compensazione dei servizi finanziari?
La Direttiva europea, che è stata acquisita con modalità proprie da ogni Stato, ha stabilito alcuni requisiti di base per i Sistemi nazionali di indennizzo degli investitori, al fine di fornire un livello minimo armonizzato di protezione in tutta l’Unione Europea. A tal proposito, ha stabilito un livello minimo comunitario di indennizzo di 20.000 euro per investitore, ma ha autorizzato ogni paese, a fornire un livello di indennizzo più elevato.
Di contro, secondo la Direttiva, alcune categorie di investitori, possono essere escluse dal sistema di compensazione, o possono usufruire soltanto di una copertura ridotta. Ad essere esclusi sono soprattutto i cosiddetti “clienti professionali”, ai quali è inibita la possibilità di presentare domanda in caso di default del proprio broker.
Le succursali estere delle imprese di investimento possono scegliere di aderire ai Sistemi di indennizzo del paese ospitante o di quello di origine.
La copertura si applica a tutti i crediti dell’investitore, indipendentemente dal numero dei conti, dalla valuta e dal paese europeo in cui si trovano. Se l’investimento è stato di tipo congiunto, i crediti vengono divisi in parti uguali tra gli investitori.
Normalmente il sistema di indennizzo prevede una data, oltre la quale non è possibile presentare domanda di rimborso. L’investitore però ha sempre diritto alla copertura e questo comporta che ci sono buone possibilità di ottenere quanto spetta, anche se si fa domanda oltre il termine indicato.
La Direttiva europea su questo punto è molto chiara:
“Il sistema d’indennizzo (…) può stabilire un termine entro il quale gli investitori sono tenuti a presentare le loro domande. Il termine non può essere inferiore a cinque mesi a decorrere dalla data della constatazione o della decisione, ovvero dalla data in cui la constatazione o la decisione sono state rese pubbliche. Il sistema d’indennizzo non può, tuttavia, opporre la scadenza di tale termine per negare il beneficio della copertura ad un investitore che non abbia potuto far valere tempestivamente il suo diritto all’indennizzo”.
Una volta accertato che l’investitore ne abbia diritto, e una volta calcolato l’ammontare, il sistema di compensazione ha tre mesi di tempo per provvedere al risarcimento.
Sistema di indennizzo nel caso di perdite di terze parti
Un caso emblematico, in cui il Sistema di indennizzo non fornisce protezione agli investitori, è quando un’impresa di investimento detiene i fondi degli investitori presso una banca, o trasferisce i
fondi a un’altra parte, come un broker, al fine di intraprendere transazioni per conto dell’investitore.
In questo caso gli investitori potrebbero non solo essere esposti ai fallimenti dell’azienda, ma anche al fallimento di terze parti.
Se il default della terza parte che detiene i beni del cliente fa scattare il default dell’azienda
stessa, il risarcimento può essere dovuto dai Sistemi di indennizzo. L’altro scenario si verifica quando ad essere inadempienti sono le terze parti, ma l’azienda stessa rimane solvibile.
Se l’azienda ha usato la dovuta cura e diligenza nella selezione del terzo, a cui ha trasferito beni del cliente, non può essere ritenuta responsabile per eventuali perdite di beni dei clienti se la terza parte è risultata inadempiente.
Si crea una situazione particolare, che pone l’investitore nel dubbio di non poter rivendicare un risarcimento per le perdite subite presso la terza parte, soprattutto se si considera che potrebbe non avere un rapporto contrattuale diretto con quella parte. Tale situazione è risolvibile caso per caso solo con l’intervento di un legale.
Chi ha diritto al risarcimento da parte dei Sistemi di indennizzo
Per attivare il sistema di indennizzo devono verificarsi le seguenti condizioni:
- Le autorità di controllo hanno appurato che la società d’investimento non riesce a far fronte ai propri obblighi verso gli investitori, e la situazione lascia intendere che non riuscirà a farlo in tempi brevi.
- C’è stato l’intervento di un’autorità giudiziaria, di conseguenza gli investitori non possono far valere i loro crediti nei confronti della società di investimento.
- La società di investimento, per una propria incapacità, non è in grado di consegnare agli investitori i fondi dovuti, o i soldi a loro appartenenti, ma detenuti per loro conto in relazione ad operazioni d’investimento.
Come usufruire dei Sistemi di indennizzo degli investitori
Ogni paese, in base alla Direttiva europea, può personalizzare le procedure che servono a mettere a conoscenza, degli aventi diritto, della compensazione in corso in seguito alle vicende negative di una determinata società d’investimento. Tali procedure seguono comunque uno schema standard.
- Si stabilisce che una determinata società regolamentata è insolvente.
- Si dà avvio alla procedura di pagamento della compensazione da parte del Sistema di indennizzo.
- In base al caso specifico si stabilisce la procedura per la presentazione delle domande, il termine per la loro presentazione e il contenuto della dichiarazione dei clienti finalizzato alla dimostrazione del proprio diritto alla compensazione.
- La notizia viene resa pubblica, sul sito dell’ente di controllo che se ne è preso carico, e in più (se previsto) viene diffusa a mezzo stampa su dei giornali nazionali che abbiano ampio seguito. Contestualmente si invita, chi ritiene di averne diritto, a presentare le domande di risarcimento.
- I clienti della società troveranno una descrizione delle modalità di presentazione delle domande e la modulistica opportuna.
- In casi eccezionali e giustificati, si accetta di prorogare il termine per la presentazione delle domande di risarcimento.
- Il richiedente, una volta ricevuta risposta, può opporsi ad essa per iscritto, entro un limite temporale dalla data in cui la decisione è stata notificata.
- L’ente di controllo provvede a rimborsare ciascun richiedente avente diritto, entro un limite temporale dalla data in cui la decisione è stata notificata.
- Avviene il pagamento del risarcimento.
I sistemi di indennizzo secondo i principali enti di controllo
Sistema di indennizzo in Italia: Il Fondo Nazionale di Garanzia
L’adesione obbligatoria a un sistema di indennizzo riconosciuto in Italia è stata introdotta nel nostro ordinamento nel 1997, per dare attuazione alla direttiva 97/9/CE sui Sistemi di compensazione degli investimenti.
Il Fondo Nazionale di Garanzia è un ente privato riconosciuto come Sistema di indennizzo.
Lo scopo del Fondo è quello, nel caso in cui si arrivi a una liquidazione coatta amministrativa, o a un fallimento, o a un concordato preventivo, di tutelare gli investitori dei soggetti aderenti:
- Banche italiane ed europee
- Imprese di investimento
- Società di gestione del risparmio
- Società di intermediazione mobiliare
- Società di gestione UE
- Società fiduciarie
- Intermediari
- Imprese di investimento UE
- Imprese di paesi terzi
- Gestori di sistemi multilaterali di negoziazione
- Gestori di portali per la raccolta di capitali per le piccole e medie imprese e per le imprese sociali Succursali insediate in Italia di banche, imprese di investimento UE e società di gestione UE limitatamente all’attività svolta in Italia, al fine di integrare la tutela offerta dal sistema di indennizzo del paese d’origine.
Il Fondo Nazionale di Garanzia provvede all’indennizzo degli investitori, entro un limite di importo di 20.000 euro, per ognuno di loro. Gli investitori dovranno dimostrare di aver diritto al rimborso, in quanto titolari di un credito derivante dalla mancata restituzione, integrale o parziale, del loro denaro e/o degli strumenti finanziari o del loro controvalore, per la prestazione dei servizi e attività di investimento.
La procedura del Sistema di indennizzo del Fondo Nazionale di Garanzia
- Viene emesso il decreto che dispone la liquidazione coatta amministrativa; o viene emessa la sentenza di fallimento, o viene emessa la sentenza di omologazione del concordato
- Prende il via la procedura di pagamento della compensazione
- Viene pubblicata in Gazzetta Ufficiale la disposizione di liquidazione o la sentenza
- Va presentata domanda di indennizzo al Fondo, entro 180 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta, salvo poi dimostrare di essere stati nell’impossibilità di rispettare i termini
- Il Fondo provvede a disporre il pagamento degli indennizzi entro 90 giorni dalla scadenza del termine di presentazione, dopo aver accertato gli aventi diritto tra coloro che hanno fatto richiesta
- Il Fondo deposita il pagamento del risarcimento, su un conto bancario indicato dal richiedente.
Sistema di indennizzo CySec: ICF (Investor Compensation Fund)
La Cyprus Securities and Exchange Commission, meglio conosciuta come CySEC, è l’authority di vigilanza di Cipro, ed obbliga tutte le società regolamentate ad aderire al Fondo di Compensazione dell’Investitore (ICF) e a rispettare le norme sui fondi del cliente.
Viene chiesto di mantenere i fondi di ciascun cliente in un conto bancario separato così se gli affari dovessero andare male i clienti sarebbero sempre e comunque tutelati. Come potrebbe succedere nel caso di un broker che esegua operazioni, che possano danneggiare il patrimonio della propria azienda.
A tutela degli investitori, che di tale broker sono clienti, subentrerebbe il Fondo di Compensazione. Lo scopo del Fondo è quello di garantire i crediti dei clienti attraverso il pagamento di un indennizzo.
Cipro ha fissato in 20.000 euro il tetto massimo di compensazione per i trader.
La procedura del Sistema di indennizzo CySec
- Prende il via la procedura di pagamento della compensazione
- L’ICF definisce, per ogni caso, la procedura per la presentazione delle domande, il termine per la loro presentazione (non inferiore a 5 mesi e non superiore a 9 mesi) e il contenuto
- L’ICF dà risalto alla notizia pubblicandola in almeno due giornali nazionali, e invitando a presentare le domande di risarcimento
- Descrive le modalità di presentazione delle domande e fornisce la modulistica
- In casi eccezionali e giustificati, l’ICF può prorogare il termine per la presentazione di domande di risarcimento fino a tre mesi, dandone avviso nelle stesse modalità con cui ha dato la notizia di avvio della pratica di risarcimento
- Il richiedente, a cui l’ICF comunica la propria decisione, può opporsi ad essa per iscritto
- L’ICF rimborsa ciascun richiedente avente diritto, entro tre mesi dalla data in cui, la decisione è stata comunicata
- L’ICF deposita il pagamento del risarcimento, su un conto bancario indicato dal richiedente.
Nel caso in cui un cliente, che ha diritto al risarcimento, non fosse in grado di presentare domanda entro il termine, dovrà specificare quali sono state le circostanze che non gli hanno permesso di rispettare i termini ed allegare, a tal fine, le prove di quanto dichiarato.
Sistema di indennizzo FCA: Financial Services Compensation Scheme (FSCS)
Il Financial Services Compensation Scheme (FSCS) è il sistema di indennizzo per gli investitori, clienti delle società di servizi finanziari autorizzate del Regno Unito. FSCS può pagare un risarcimento nel caso in cui un’impresa non sia in grado, o potrebbe non essere in grado, di pagare i crediti che i clienti avanzano nei suoi confronti.
FSCS è un organismo indipendente dal punto di vista operativo, istituito ai sensi del Financial Services and Markets Act 2000 (FSMA) sebbene le regole siano stabilite dalla Financial Conduct Authority UK (FCA), l’ente britannico di controllo dei mercati finanziari.
La peculiarità del FSCS è che prevede il risarcimento anche nel caso di perdite derivanti da cattivi consigli di investimento. L’esperienza del Regno Unito suggerisce che un cattivo consiglio può costituire il rischio più significativo per gli investitori al dettaglio, sia in termini di frequenza di accadimento che di potenziale impatto sui loro investimenti.
Il massimo indennizzo previsto da FSCS per gli investimenti è di 50.000 sterline a persona.
Chi può accedere alla procedura del Sistema di indennizzo FSCS
- FSCS copre le attività di investimento a partire dal 28 agosto 1988
- FSCS può intervenire nel caso in cui il fornitore di investimenti, o il consulente, sia stato autorizzato dalla Prudential Regulation Authority o dalla Financial Conduct Authority a svolgere un tipo di attività regolamentata
- L’azienda non dovrebbe più avere fondi sufficienti per soddisfare la richiesta di risarcimento
- Se la domanda riguarda una consulenza negligente, occorre dimostrare di aver perso denaro dopo aver agito in base al consiglio ricevuto
- Chi presenta la domanda deve essere idoneo a farlo.
Non vengono coperte le scarse prestazioni degli investimenti.
La procedura del Sistema di indennizzo FSCS
Per presentare un reclamo FSCS mette a disposizione un servizio diretto online che prevede una registrazione al sito.
- Una volta segnalata l’azienda inadempiente, vanno allegati i documenti a supporto della denuncia
- Da lì parte una verifica da parte di FSCS che si attiva per contattare la persona o l’azienda per informarli dell’indagine, e per richiedere loro informazioni, sulla loro capacità di soddisfare i reclami nei loro confronti
- Se non si ricevono queste informazioni dalla persona o dall’azienda interessata, si passa a una ricerca di informazioni da fonti pubbliche
- Una volta ritenuti inadempienti, si dà loro il tempo di opporsi
- Conclusa l’indagine viene comunicato l’esito all’utente.
Lo stato di avanzamento del reclamo può essere controllato in qualsiasi momento tramite il proprio account, così come si può contattare in qualsiasi momento il team di FSCS per avere informazioni.
L’importanza dei Sistemi di indennizzo
L’esperienza ci dice che i sistemi di indennizzo proteggono i beni degli investitori dalle inadempienze delle società di investimento, da errori, da guasti nei sistemi e da falle nei controlli. Per quanto dovrebbero esserci protezioni alternative, ci sono stati molti casi in cui gli investitori avrebbero subito perdite significative senza di essi, vedi il caso AFX, per cui si può affermare che i regimi di compensazione istituiti nell’UE rappresentano un’ancora di sicurezza per gli investitori al dettaglio.
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Salve in caso di fallimento di una società regolamentata alle saychelles il denaro va perso?
Gentilissimo Sig. Vecchio la ringraziamo per averci commentato, le invieremo maggiori informazioni sul caso tramite e-mail.
Cordiali Saluti
Avv. Calogero Boccadutri
Vorrei fare la stessa identica domanda di Riccardo Vecchio:
Salve in caso di fallimento di una società regolamentata alle saychelles il denaro va perso?
Gentilissimo Sig. Pelusi la ringraziamo per averci commentato, le invieremo maggiori informazioni sul caso tramite e-mail.
Cordiali Saluti
Avv. Calogero Boccadutri