Il Regno Unito si organizza per permettere ai cittadini europei, e a quelli che come loro avevano avuto finora libera circolazione, di restare nel paese senza temere discriminazioni. Il Settlement Scheme promette chiarezza e tempi brevi.
Il Settlement Scheme è il programma attraverso il quale i cittadini dell’Unione europea, dello Spazio economico europeo, più i cittadini svizzeri, islandesi, norvegesi, gli abitanti del Liechtenstein ed i loro familiari possono presentare domanda per continuare a vivere nel Regno Unito dopo il 31 dicembre 2020, data che attualmente rappresenta il “punto di non ritorno”, ossia l’uscita definitiva della Gran Bretagna dall’Unione Europea, una volta terminato il periodo di transizione.
Rappresenta un’occasione d’oro per evitare di restare illegalmente nel paese, e secondo l’attuale governo è anche un buon modo di organizzare legalmente le persone che vivono in GB e di effettuare controlli mirati sugli immigrati.
Si ritiene che nel Regno Unito vi siano circa tre milioni di cittadini europei che potrebbero presentare domanda.
I cittadini provenienti da un paese dell’Unione Europea che desiderano continuare a vivere nel Regno Unito, dovranno presentare domanda, anche se sono sposati con cittadini britannici.
Il discorso vale anche per i minori, per i quali dovranno provvedere i genitori o i tutori legali.
L’accoglimento della domanda comporta due possibilità: che venga riconosciuto lo status di “residente permanente” (settled status) o che si venga considerati “residenti provvisori” (pre-settled status). Tale differenza dipende dalla durata della permanenza in Gran Bretagna nel periodo antecedente alla presentazione della domanda.
Residente permanente
Lo status di residente permanente viene (o verrà) concesso:
- Se ci si è stabiliti nel Regno Unito mentre esso ancora faceva parte dell’Unione Europea.
- Se si vive nel Regno Unito, nelle Isole del Canale e nell’isola di Man, da 5 anni continuativi, il cosiddetto “soggiorno initerrotto”.
Viene considerata ininterrotta anche la residenza di almeno 6 mesi su 12 o la residenza interrotta più a lungo per un importante motivo così specificato:
- Dodici mesi al massimo nel caso di una gravidanza, una grave malattia, lo studio, la frequenza di un corso di formazione professionale o un incarico di lavoro all’estero.
- Obbligo di servizio di leva, qualunque sia la sua durata.
- Svolgimento di lavoro da impiegato statale all’estero, anche in qualità di familiare di impiegato statale.
- Impiego all’estero nelle forze armate, anche in qualità di familiare di impiegato nelle forze armate.
Colui/colei che ottiene lo status di residente permanente potrà soggiornare in Gran Bretagna senza restrizioni di tempo e potrà a propria discrezione richiedere la cittadinanza britannica nel caso ne abbia acquisito i requisiti.
Residente provvisorio
Mancando il requisito del soggiorno ininterrotto di almeno cinque anni, si potrà ricevere esclusivamente lo status di residente provvisorio.
In tal caso basterà aver stabilito la propria residenza in Gran Bretagna prima che la Gran Bretagna esca dall’Unione Europea.
Trascorsi i cinque anni potrà fare comunque richiesta per rendere il proprio status permanente.
Se si viene riconosciuti residenti provvisori, sarà possibile rimanere nel Regno Unito per un periodo supplementare di 5 anni e, conseguentemente:
- lavorare
- usufruire del Servizio Sanitario Nazionale (NHS)
- iscriversi a corsi di studi o proseguire nello studio già intrapreso
- accedere a pensioni e sussidi
- viaggiare da e per il Regno Unito
Come e quando presentare domanda per il Settlement Scheme
Chi vuole può già fare richiesta per il Settlement Scheme, considerando che ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2020, nel caso in cui alla fine l’avventura della Gran Bretagna in Europa si concluderà nel peggiore dei modi, senza un accordo tra le parti.
In caso di esito negativo una domanda, seppur respinta potrebbe essere rivalutata, in futuro e su richiesta. È anche possibile presentarla nuovamente. La presentazione della domanda non comporta spese.
Chi non ha bisogno del Settlement Scheme
Alcune categorie di persone possono rimanere nel Regno Unito senza preoccupazioni di scadenze o mancati accordi. Si tratta di:
- Chi ha il permesso di ingresso e residenza a tempo indeterminato nel Regno Unito
- Chi ha il permesso di soggiorno a tempo indeterminato nel Regno Unito
- I cittadini britannici o irlandesi, anche se hanno la doppia cittadinanza
- Le persone nate nel Regno Unito che hanno almeno un genitore con status stabilito
- I Cittadini UE, SEE o svizzeri trasferitisi nel Regno Unito prima che entrasse a far parte dell’UE
- I lavoratori frontalieri, ossia coloro che lavorano nel Regno Unito ma non vi risiedono
- I soggetti esenti dai controlli sull’immigrazione.
Anche se può scoraggiare il rincorrersi di notizie ed illazioni sull’argomento, sopravvivere alla Brexit si può, facendo un lucido ragionamento sulla propria situazione e su ciò che di cui si ha bisogno.
Intanto è certo che anche per i turisti europei il vento è cambiato perché, lungi dall’essere indesiderati, dovranno comunque preannunciare il loro arrivo e comunque non basterà più per loro esibire un documento di identità. Di fatto serviranno visto elettronico e passaporti per i turisti Europei in UK.
Se avete dubbi in materia non esitate a contattare il dipartimento di Immigration dello Studio Legale Internazionale Boccadutri.
I nostri avvocati vi aggiorneranno sulla situazione della Brexit e vi aiuteranno a trovare il modo di restare legalmente nel paese, o di trasferirvi altrove, qualora sia quello il vostro interesse.
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