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Divorzio e Mantenimento: carcere per chi non paga

Ultimo aggiornamento 14 Giu 2021

9 Apr 2018 - Diritto di Famiglia e Divorzio - Min Read 3 min
Divorzio e Mantenimento: carcere per chi non paga

È entrato in vigore l’articolo 570 bis del codice penale che fa luce sulle esatte conseguenze per chi si sottrae al versamento dell’assegno di mantenimento a figli o ad ex coniuge.

Dal 6 aprile 2018 la legge italiana fa chiarezza su quelle che sono le conseguenze per chi, nonostante la decisione del giudice, non paga l’importo dovuto ai figli o, e questa è la novità, al coniuge da cui si è separato. L’articolo 570 bis del codice penale, previsto dal decreto 21/2018, mette ordine tra una serie di sentenze contraddittorie.

Cosa cambia

L’art. 570 del codice penale, “Violazione degli obblighi di assistenza familiare”, prevedeva tutele per i soli figli, escludendo il coniuge. Una volta esteso il reato, viene estesa anche la tipologia delle persone verso cui è possibile commetterlo.

Non è punibile soltanto chi non versa quanto necessario alla sopravvivenza dei figli (sia quelli nati durante il matrimonio che quelli avuti al di fuori di un vincolo matrimoniale) ma anche chi non paga un qualunque tipo di assegno dovuto, in seguito alla cessazione degli effetti civili del matrimonio, per separazione, scioglimento o nullità.

In più sarà punibile colui o colei che non versa l’esatto importo ma una cifra inferiore.

L’entrata in vigore dell’articolo 570 bis abroga due norme speciali:

  • L’articolo 12-sexies della legge n. 898 del 1970, “Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio” che sanzionava il coniuge divorziato sottrattosi all’obbligo di versamento dell’assegno stabilito dal tribunale in favore dell’altro coniuge, e del contributo che riguarda il mantenimento, l’educazione e l’istruzione dei figli nati o adottati nell’ambito del matrimonio sciolto.
  • L’articolo 3 della legge numero 54/2006 che prevedeva l’applicazione dell’articolo 12-sexies della legge n. 898 del 1970, in tema di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli.

Le ipotesi di reato

La legge prevede la reclusione fino a un anno o una multa che va da 103 euro a 1032 euro per:

  • Chi contestualmente all’abbandono del domicilio domestico o al mantenimento di una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie viene meno agli obblighi di assistenza dati dalla responsabilità genitoriale o in qualità di coniuge.
  • Chi abusando della propria posizione utilizza a proprio esclusivo beneficio o dilapida i beni di proprietà del figlio minore o del coniuge.
  • Chi, a causa della propria condotta fa venir meno i mezzi di sussistenza a figli minori o inabili al lavoro, a coniuge o a genitori da egli dipendenti.

Fermo restando che, l’orientamento dei giudici, continuerà ad essere quello di non assegnare il mantenimento al coniuge basandosi sulla salvaguardia del tenore di vita matrimoniale, una volta che l’importo dell’assegno sia stato stabilito, anche nel caso in cui sia provvisorio perché determinato durante la fase di separazione, pagare sarà un obbligo che va onorato, pena la multa o la detenzione.

Le contraddizioni della nuova legge

Carcere e multe erano già contemplate dal codice, ma non in forma così estesa.

La nuova norma rischia di fare discriminazioni tra chi ha commesso l’illecito. Se a non versare l’assegno è il genitore separato, o mai vincolato tramite matrimonio, di figli maggiorenni il fatto non ha rilevanza penale. Le sanzioni penali dunque dovrebbero scattare soltanto in caso di avvenuto divorzio.

Il rischio di sanzioni sussiste anche per chi ha sempre corrisposto quanto dovuto puntualmente, ma non ha provveduto al pagamento di spese straordinarie per i figli.

Viene data una rilevanza maggiore anche alla sentenza di separazione. Diventa reato non versare l’assegno provvisorio di separazione per il coniuge anche se, e non è raro che capiti, potrebbe successivamente risultare non dovuto.

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Calogero Boccadutri

Calogero Boccadutri is the Managing Partner of Boccadutri International Law Firm. He has trial experience in Forex, Personal Injury and Administrative litigation.



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