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Cosa avviene quando il sequestro dei beni agli eredi è illegittimo

Ultimo aggiornamento 12 Giu 2021

28 Nov 2017 - Diritto Penale - Min Read 3 min
Cosa avviene quando il sequestro dei beni agli eredi è illegittimo

Soltanto dopo l’intervento dei difensori degli eredi Brusca il Tribunale di Palermo è tornato sulle sue decisioni, valutando come illegittimo il sequestro di buona parte dei beni delle figlie di Giuseppe Brusca, morto in prigione nel 2010.

La sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo ha disposto il dissequestro di parte dei beni delle quattro figlie di Giuseppe Brusca, zio del più famoso Giovanni.

Calogero Boccadutri, Giuseppe Avarello, avvocati delle eredi, hanno dimostrato come in quel sequestro, datato giugno 2016, parecchi dettagli non quadrassero.

Innanzitutto, chi lo aveva richiesto non si era curato di verificare che due delle aziende che avrebbero dovuto essere sequestrate avevano in realtà chiuso i battenti negli anni settanta, o che diversi rapporti bancari erano già cessati.

L’allevamento di bovini ed il caseificio, inseriti negli elenchi del Tribunale, pur non avendo comunicato la cessazione della partita Iva, erano chiusi da anni, come hanno appurato gli stessi avvocati. Per non parlare della presunta incongruenza tra i redditi dichiarati in particolare da Antonella Brusca e dal marito Mario Carollo.

Secondo l’accusa, che aveva condotto al sequestro, non c’era una corrispondenza tra ciò che i coniugi possedevano e ciò che avevano dichiarato all’erario italiano. Peccato che i due vivessero da tempo negli Stati Uniti, paese in cui lavorano e pagano le tasse.
Quelle stesse che non risultavano pervenute in Italia. Tra gli immobili di cui lo Stato si era appropriato ce n’era persino uno appartenente al solo Mario Carollo, di conseguenza nulla poteva avere a che fare con l’eredità di Antonella Brusca.

Troppi i dettagli di cui il tribunale non era stato messo a conoscenza quando aveva disposto l’ingente sequestro, ridimensionato dopo che gli avvocati hanno potuto dimostrare quanto improbabile fosse il contributo del padre nella nuova vita della figlia lontana dalla Sicilia.

Una volta accertati i fatti, si è potuto stabilire che su una stima iniziale di un milione e mezzo di euro, meno di centomila euro possono essere ricondotti al patriarca Giuseppe Brusca e legittimamente requisiti come frutto di illeciti.

Cosa dice la legge

Secondo il Decreto legislativo n.159 del 6 settembre 2011, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, è possibile sequestrare beni di provenienza illecita anche agli eredi, se ciò avviene entro cinque anni dalla morte della persona a cui è indirizzato il provvedimento.
L’Art.18 sottolinea come il sequestro non sia da correlarsi alla “pericolosità sociale del soggetto proposto”.
Il procedimento di prevenzione patrimoniale, relativo ai beni che risultano frutto di attività illecite o che ne costituiscano il reimpiego, può dunque investire i “successori a titolo universale o particolare”.

Nel caso di Giuseppe Brusca, morto in carcere il 7 dicembre del 2010, il provvedimento era scattato nel giugno del 2016.
Gli avvocati delle eredi, Calogero Boccadutri, Giuseppe Avarello, hanno dimostrato come il sequestro fosse stato, in parte, illegittimo perché comprendeva aziende e immobili di provenienza lecita.

Il precedente

Nel novembre del 2008, i carabinieri del Gruppo di Monreale avevano confiscato agli eredi di Salvatore Buttitta, il “re delle cave” di Bagheria, circa 300 milioni di euro in beni.
L’uomo era morto il 12 agosto del 2008 ed il sequestro era scattato immediatamente dopo.

Si trattò del primo caso di applicazione della normativa prevista dal cosiddetto “Pacchetto Sicurezza” che prevedeva la proponibilità del sequestro e della confisca anche nei confronti degli eredi.

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Calogero Boccadutri

Calogero Boccadutri is the Managing Partner of Boccadutri International Law Firm. He has trial experience in Forex, Personal Injury and Administrative litigation.



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